Sostenibilità ambientale: la depurazione delle acque

ICAB La Fiammante ha assunto la sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, come proprio valore del progetto di marca e sta investendo molte risorse umane ed economiche nel suo perseguimento.

Il processo produttivo delle conserve di pomodoro è a basso impatto ambientale e non genera fortunatamente inquinanti tossico-nocivi, ma presenta alcune criticità relative alla sostenibilità. Tra le voci che maggiormente impattano dobbiamo considerare il consumo di acqua e di fitofarmaci nei campi, la produzione di rifiuti e scarti nel processo di lavorazione e il consumo energetico.

Considerate le quantità di pomodoro giornaliere lavorate, ICAB produce circa 2.000 q.li al giorno di rifiuti e scarti e sta attuando pratiche per diminuirne la produzione, ma soprattutto procedure per il riutilizzo di alcuni di essi in un’ottica di economia circolare.

I maggiori rifiuti sono rappresentati da:

  • bucce e semi (circa 300 q.li/giorno)
  • fusti delle piante
  • terriccio (circa 400 q.li/giorno)
  • alluminio
  • plastica
  • film plastico
  • vetro

Le bucce e i semi sono destinati ad uso zootecnico e forniti a pastori dell’area salernitana; potrebbero in teoria essere forniti a centrali di biogas, ma si dà priorità ad un altro settore fondamentale per il territorio.

Dai fusti delle piante si ottiene un compost, molto simile alla torba per alcune sue caratteristiche chimico-fisiche, che si utilizza come ammendante (fertilizzante) per usi agronomici o per florovivaismo.

I pomodori (prodotti eduli, commestibili) conferiti alle aziende conserviere giungono sporchi di terre e fogliame perciò la prima azione che l’azienda deve compiere, è il lavaggio della materia prima. Il terriccio che si recupera, presente fino a qualche ora prima nel campo di produzione, potrebbe essere, in teoria, riutilizzato nell’uso agronomico, ma la normativa lo assimila ai rifiuti e va smaltito come tale. Sono necessari impianti di depurazione che ne consentano lo smaltimento sotto forma di sabbie o fanghi. La Regione Campania nel 2021 ha compiuto un primo passo in avanti pubblicando un decreto che ne ammette il suo parziale riutilizzo, ma speriamo si possa fare di più in futuro. ICAB La Fiammante ha predisposto un impianto di depurazione e sanificazione che consente di recuperare il 50% delle acque di lavaggio e di smaltire il resto sotto forma di sabbia o fanghi. (vedi video al seguente link: https://vimeo.com/video_depurazione)

L’alluminio, la plastica, i film e il vetro sono differenziati invece al 100% e recuperati per il riciclo.